sabato 19 gennaio 2013

La serata a Colono, sul palcoscenico fra poco!


Regia e scene  Mario Martone

con Carlo Cecchi (Edipo)
Antonia Truppo (Antigone)
Angelica Ippolito (Suora)
Coro (in ordine alfabetico) Giovanni Calcagno, Salvatore Caruso, Dario Iubatti, Giovanni Ludeno, Rino Marino, Paolo Musio, Franco Ravera
guardiani Victor Capello, Vincenzo Ferrera, Totò Onnis
dottore Rino Marino
Francesco De Giorgi (tastierista), Andrea Toselli (percussionista)

musiche Nicola Piovani
fondale  Sergio Tramonti
costumi Ursula Patzak
luci Pasquale Mari
suono Hubert Westkemper
aiuto regia Paola Rota
foto di  Mario Spada

Teatro di Roma - Fondazione del Teatro Stabile di Torino - Teatro Stabile delle Marche

orari spettacolo
ore 21.00
giovedì e domenica ore 17.00
sabato ore 19.00
lunedì riposo

durata
1 ora e 30 minuti senza intervallo

Unica opera teatrale della Morante, mai rappresentata, ma con molti tentativi andati a vuoto, la sua messa in scena a trentacinque anni dalla pubblicazione, è una vera e propria sfida:  in una corsia d’ospedale degli anni ’60 due portantini depositano una barella su cui giace un vecchio ricoverato d’urgenza con occhi avvolti da garze insanguinate. È un accattone, ex proprietario, di radici contadine, vedovo con quattro figli, affetto da mitomanie epico-classiche, soggetto a squilibri, sorvegliato con devozione da una figlia quattordicenne zingarella e che reca i segni dolci “delle creature di mente un poco tardiva”. Lei è Antigone. Lui è la reincarnazione di un Edipo trasandato, logorroico, accolto in un reparto Neuro-deliri dove stazionano tre guardiani, un dottore-Teseo e una suora-Ismene. La tragedia sofoclea Edipo a Colono, ovvero il concludersi del lungo e tormentato esodo di un sovrano parricida e incestuoso, è, in questa Serata a Colono, un calvario rivissuto oggi con scabri accenti misti a deliri d’alta e remota nobiltà violata, con l’Edipo attuale pervaso da un dolore furioso, affetto da miraggi. 

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