giovedì 19 maggio 2011

Bernardo Bertolucci parla di Elsa

"La vita è in movimento e io ho voglia di cinema"

Bernardo Bertolucci annuncia il ritorno dietro la cinepresa sette, otto anni dopo "The Dreamers" del 2003. Ricorda i tempi di "La via del petrolio" così:

"Molto importanti. Non avevo mai fatto documentari, ero un giovane regista che dopo il secondo film, "Prima della rivoluzione", non riusciva a fare più nulla e quando l'Eni mi offrì di andare a perdermi in Medio Oriente - non ero mai stato all'estero se non in Francia - era affascinante. Era la "scoperta". Il documentario è in tre episodi, "Le origini", "Il viaggio" e "Attraverso l'Europa". Per il primo, girato tutto in Iran, volevo un tono epico e credo di esserci riuscito".

E ha dedicato "La via del petrolio" ai bambini perché...

"Ero incantato dagli occhi dei bambini persiani per le strade, non sentivi dietro di loro la presenza di una famiglia, degli adulti. Ero amico di Elsa Morante, per me era come "L'Iran salvato dai ragazzini"".

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